mercoledì 6 dicembre 2017

Sul Battesimo Cattolico


Sapete come la penso sull'imposizione del Battesimo: un rito magico chiamato sacramento, erogato da uno stregone chiamato prete, che realizza l'iniziazione religiosa in seno ad una setta chiamata Chiesa Cattolica Apostolica Romana. Vi sembrerà strano ma antropologicamente non fa una grinza.
Ho ricevuto alcune domande in cui mi si chiede di approfondire non solo l'aspetto "psicologico" o "esoterico" del Battesimo (cosa che faccio spesso), ma anche quello legale.
Non è esattamente il mio campo, quindi mi limito a dare qualche spunto e ad esprimere qualche commento personale.
Partiamo da qui: la sentenza della Corte Costituzionale n. 239/84 ha stabilito che l’adesione a una qualsiasi comunità religiosa debba essere basata sulla volontà della persona. Inoltre, secondo la legge 196/2003, l’appartenenza religiosa è considerata un dato sensibile (art. 4,1d), esattamente come l’appartenenza sindacale e politica, la vita sessuale e la salute dell’individuo. Essendo necessario l’esplicito consenso dell’interessato, la legge impedisce dunque ai genitori di iscrivere i propri figli a un sindacato, a un partito politico, a un’associazione, quindi ad un’organizzazione religiosa. (cfr.: art. 23,4 e art. 26,1).
Per chi pensasse che si tratti solo ormai di una festa in cui ci si diverte e si mangia e che in fondo un po' di acqua in testa non fa male a nessuno (infatti, guarda come stiamo messi!), ricordiamo che il Catechismo della Chiesa Cattolica così recita:
Art. 1267: ...Il Battesimo incorpora alla Chiesa...
Art. 1269: Divenuto membro della Chiesa, il battezzato non appartiene più a se stesso, ma a colui che è morto e risuscitato per noi. Perciò è chiamato a sottomettersi agli altri, a servirli nella comunione della Chiesa, ad essere « obbediente » e « sottomesso » ai capi della Chiesa, e a trattarli « con rispetto e carità.»
Art. 1272: Il Battesimo segna il cristiano con un sigillo spirituale indelebile....
Art. 1280: Il Battesimo imprime nell'anima un segno spirituale indelebile, il carattere, il quale consacra il battezzato al culto della religione cristiana.
Avete notato qualche incompatibilità con le leggi sopra ricordate?
Come se non bastasse, il Codice di Diritto Canonico, al canone 868, stabilisce questa norma: «il bambino di genitori cattolici e persino di non cattolici, in pericolo di morte è battezzato lecitamente anche contro la volontà dei genitori». Qualora si verificasse, i genitori dello sfortunato bambino potrebbero denunciare il battezzante per violazione dell’art. 30 della Costituzione.
Da tutto questo evinciamo che non si tratta solo di un'imposizione moralmente discutibile, ma decisamente illecita.

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