sabato 12 marzo 2016

Alleggerire il Sonno della Coscienza

Tra quei pochi che si pongono domande - degli altri non mi interessa pensare - troppi ancora credono sia prioritario studiare certi libri, eseguire pratiche, adottare diete e compiere scelte di vita ai fini del proprio Risveglio di Coscienza. Senza intuire che la priorità, invece, sta nel… risvegliarsi.
Si continua quindi a pregare, praticare, schierarsi a favore di talune scelte piuttosto che altre, adottare insegnamenti e discipline, dicendo, scegliendo e facendo cose nel proprio incubo o sogno che sia, convinti in quel modo di elevarsi, illuminarsi, risvegliarsi, essere realizzati, buoni e migliori. In tutto questo darsi da fare, ognuno nel proprio sonno perde clamorosamente di vista l’obbiettivo del risveglio. E si dorme ancora più intensamente. Si perde il filo, si manca il bersaglio, totalmente. Non si coglie il punto della faccenda e si divaga. A volte pure si litiga per affermare ad altri dormiglioni che la propria visione è più etica, bella, utile. Russando fastidiosamente.
Cominciate a stare un po’ in silenzio. Non scegliete. Non polarizzatevi. Non siate così attaccati. Non agitatevi, come chi sta annegando e più si muove e peggio è. Osservatevi. Non affrettatevi a mettervi etichette da primi della classe. A far vedere quanto siete bravi. Quanto avete capito. Avete buona volontà: non sprecatela. Cercate di capire quel è il punto. Cercate di amarvi, per esempio…
Cerchiamo di capirci, di amarci, di sentirci. In silenzio, piano piano… quella sveglia che si chiama Coscienza è oltre tutti questi veli: alleggeriamo il nostro sonno, altrimenti non la sentiremo mai.

mercoledì 9 marzo 2016

Re-Imparare a Pregare



Pregare è accogliere, ammirare, ringraziare, riflettere, riflettersi. Si prega quando si gioisce per la vita, con la vita. Quando si è silenti di fronte al disorientamento della sofferenza e della morte, eppure si ha speranza, fede, volontà di comprensione profonda e si va avanti. Si prega sé stessi di non cedere: questo l’unico caso in cui la preghiera è chiedere. Si prega quando si sente, nel profondo, l’unità con l’universo, con il Tutto, con la coscienza e l’intelligenza della vita che non conteniamo nella nostra mente, ma che sentiamo riempirci il cuore, senza parole.
Si prega quando ci si sposta da se stessi, quando si fa largo a quel flusso di coscienza che tutto è. È una sensazione. Dio, se vogliamo, è un po’ tutto questo. Noi, la vita, io, te, l’universo, essere consapevoli, coscienti, essere incondizionatamente. Essere. Essenza nell’assenza, ma pienezza. Ecco quel concetto ineffabile che possiamo chiamare Dio: origine, fine, tutto e ogni cosa. Dentro e Oltre. Il Grande Disegno. Un grande respiro, eppure umile, semplice. Dio è quella sensazione, che porta al silenzio perché non ci sono parole. È un silenzio teso, fatto di ascolto più che di pensieri formulabili, intenti o saperi. È Forza. Totalità.

Nel corso del risveglio di una certa consapevolezza, liberandosi da chiese, religioni, miti e divinità, in un moto liberatorio si abbandonano finalmente inni, preghiere e sacramenti. Eppure, dal profondo, riemerge l’esigenza della preghiera, anche se non la si riesce più a collocare: la si rifiuta pensando di ricadere in vecchi schemi, oppure non si sa come recuperarne il significato o, per lo meno, un senso coerente con le nuove conoscenze in sé risvegliate. In effetti, in un cammino di coscienza è necessario, oltre che bello e auspicabile, recuperare il valore autentico della preghiera, nelle sue espressioni più edificanti e naturali. 

A questo scopo ho organizzato un incontro di libero confronto e riflessione per…

REIMPARARE A PREGARE
- Giovedì 17 Marzo, ore 21:15-22:30 - TERNI
Nell'ambito degli incontri del "Laboratorio di Meditazione" si terrà una serata speciale, pubblica, sul tema: REIMPARARE A PREGARE
c/o CAOS, V.le Campogregoso 98, Terni
INGRESSO LIBERO

sabato 5 marzo 2016

Extraterrestri e Antiche Civiltà: le cantonate della "Nuova Era"

Se non si è ancora capito, IO NON CREDO AGLI EXTRATERRESTRI. Enigmi alieni, antiche civiltà, avvistamenti, testimonianze, UFO: credo sia ora di chiarire il mio pensiero.
Certo, ne ho già parlato, ma forse il mio approccio non si è capito. Ormai non mi interessa neanche pensarci o parlarne: almeno non nei termini con cui si pretende di parlarne, in cui tutto questo per me non è altro che un'insieme inconcludente e fuorviante di congetture e di interpretazioni arbitrarie quanto assurde, di problematiche psicologiche, bizzarri fanatismi, oppure riguarda questioni molto più facilmente riconducibili a porcherie militari. Certo, i Governi ne parlano, mostrano i file segreti, pure il Vaticano ne parla: peggio ancora! A maggior ragione affermo con serena certezza "AGLI EXTRATERRESTRI IO NON CI CREDO": e adesso vi spiego le mie ragioni e il mio punto di vista.
Quello che dico risulterà probabilmente impopolare e sicuramente non è una gran mossa sul piano commerciale, ma non posso più vedere quello che questi temi (e i loro paladini) stanno provocando nella testa delle persone. Quindi, la mia, voglio proprio dirla tutta e chiara, serenamente, nel rispetto di tutti.
Posso? Bene, grazie. Allora, prestate ascolto e provate a seguire il mio ragionamento...